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"Sono arrivato qui. Ho preso il mio carnet da disegno, come d'abitudine. Ho disegnato la strada, gli orizzonti, ho inserito l'orientamento del sole, ho 'fiutato' la topografia. Ho deciso la posizione". Con queste parole Le Corbusier tratteggia il preludio al suo progetto per il Couvent de la Tourette a Eveux sur l'Arbresle, avviato nel 1952 da Couturier, padre dell'Ordine dei Dominicani. In quel decennio germinano anche i progetti per l'abbazia statunitense di St. John's a Collegeville, disegnata da Marcel Breur e per il Convento per le Carmelitane Scalze a Bonmoschetto, composto da Gio Ponti. Il 1968 sancisce il completamento dell'abbazia Saint Benedictusberg, a Mamelis Vaals, icona della teoria "spatial number" messa a punto da Dom Hans Van Der Laan, a cui si interessa anche Louis Kahn per gli studi del Dominican Sister's Motherhouse in Pennsylvania. Con il nuovo millennio il complesso monastico si rivela per molti progettisti ambito privilegiato di ricerca e occasione per esplorare nuove forme di connessione tra l'interiorità della meditazione, gli spazi per la relazione, l'architettura e il paesaggio. I monasteri progettati da John Pawson, Pierre Thibault, Durisch+Nolli, Jensen&Skodvin, Renzo Piano, Edoardo Milesi, preceduti da quelli ideati da Franco Antonelli, Gabetti&lsola e dai Maestri del secolo scorso, sono riuniti in questa antologia costruita con gli studenti del Laboratorio di progettazione del primo anno della Scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano.